Le News
Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Bonfiglio Vincenzo,
Columba Sergio,
Crocellà Marco,
La Mantia Gigi,
La Perna Graziella (PR).
Il B@rrito
Il B@rrito è un giornalino curato dagli studenti del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell'Università degli Studi di Catania.

Si propone come mezzo di comunicazione e d'espressione per gli studenti, i quali possono liberamente scrivere le loro opinioni (purchè firmate) che dopo aver verificato la non violazione di alcuna legge saranno pubblicati sulla rivista.

Inoltre si propone come strumento per promulgare le idee che stanno alla base dell'A.S.I.C.

Per collaborare inviate i vostri articoli all'indirizzo ilbarrito@asiconline.org.
B@rrito - Ultimo Atto
Il B@rrito fin dal suo primo numero è sempre stato la voce indipendente e priva di costrizioni degli Studenti, sempre supportato dalla grande voglia di fare degli Studenti stessi e dalla loro grande passione.

Negli anni ha visto alti e bassi, ma è sempre cresciuto, dalla primissima versione in unica copia cartacea in bacheca si è passati all'ultima versione in 1000 copie cartacee e versione web, nel tempo ha subito anche qualche stop, di recente noi stessi l'abbiamo paragonato all'araba fenice, che risorge sempre più bella di prima dalle proprie ceneri, ed ecco il nostro caro elefantino vestire i panni di questo meraviglioso uccello e risorgere varie volte dalle proprie ceneri, ogni volta animato da una ventata di buone idee e buoni propositi, con sempre gente nuova a donare linfa vitale a questa lodevole iniziativa.

Sfortunatamente anche la gente cresce ed assume impegni nuovi e spesso anche a malincuore è stata costretta ad abbandonare l'elefantino, che inevitabilmente è andato in declino risorgendo nuovamente dalle proprie ceneri, in una sorta di reincarnazione ciclica che difficilmente finirà se continueranno ad esserci persone interessate e piene di "voglia di fare".

Stavolta, forse per la prima volta, annunciamo noi stessi questo nuovo stop, questa ritrasformazione in cenere, non causata dal nostro abbandono, anche perchè siamo sempre quà con tanta voglia di fare, ma dovuta ad una serie di fattori strani ed a volte particolari che non permettono di definire una causa unica dell'evento, ma lo collocano in quegli eventi che avvengono per "congiunzioni astrali" uniche e forse irripetibili.

Diciamo che in linea di massima in questo periodo in cui ci siamo trovati come nuova redazione del B@rrito abbiamo spesso avuto scontri per questioni finanziarie o per questioni pratiche (vedi articoli), ma li abbiamo sempre superati col dialogo e con la comune voglia di mantenere vivo questo progetto.

Sfortunatamente negli ultimi tempi abbiamo constatato, anche da parte di chi doveva sostenerci, una sostanziale situazione di stallo, diciamo di disinteresse, nei confronti del giornale.

Nessuno, e con nessuno intendiamo nessuno, ne soci ne colleghi, ha scritto più un singolo articolo, questo ha portato ad un nostro calo di "voglia" che ci ha fatto accantonare le iniziative e le idee, da noi proposte poco tempo prima all'Associazione, facendo crescere anche in noi un pacato senso di disinteresse, discorso analogo si può fare per il mancato interesse che i nuovi studenti hanno nei confronti di questo giornale, sicuramente colpa nostra che non siamo riusciti, anche se ci abbiamo molto provato, a renderlo più accattivante e coinvolgente.

Quindi anche se non possiamo dare la colpa ne all'Associazione che ha mostrato un palese disinteresse su tutti i fronti sia verso noi sia verso altre eventuali iniziative, ne ai soci della stessa che non essendo interessati non potevano essere costretti a partecipare scrivendo articoli, ne ai nostri colleghi verso i quali non siamo riusciti a suscitare quel giusto interesse, ne verso di noi che abbiamo profuso molte energie per questo progetto. Sicuramente possiamo dare la colpa a tutti, perchè insieme siamo riusciti a mettere un punto a questa iniziativa.

Non ci rimane che congedarci da voi dicendovi un grazie per l'averci supportato e sopportato in questo periodo e con l'augurio di rivedere presto l'elefantino risorgere dalle sue ceneri.

La Redazione
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