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Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Oliveto Peter,
Di Mauro Salvatore,
Patanè Giuseppe,
Spoto Salvatore Francesco
Nei suoi ragionamenti sulla sfera quadrata, la casualità e i cornuti contenti (ché non penitenti?)
Dopo gli zombi...i vampiri.Purgati della sensuale carica erotica tipica del maligno.Quell'attrazione che porta a cadere in tentazione;qui aristocratica, mesmerizzante. Rimane la componente puramente malvagia, l'avidità, la sete di potere.
Il titolo, "Decamerotico" più che Boccaccesco, pare ideale nella rappresentazione del panorama calcistico nazionale attuale, che definire grottesco, paradossalmente fa sembrare naturale e lineare un mondo di stregoni (qui i padroni e non più i consiglieri) alla ricerca di formule che rendano sempre più spigolosa la sfera, per definizione rotonda, proprietà di cui il calcio si nutre.
La stagione 2003/04 ha avuto inizio con il nostro Calcio Catania in serie B dopo i deliri d'onnipotenza estivi di Franco Carraro, Caligola più forte delle leggi sportive (diritto di smentire l'ultimo organo d'appello della giustizia sportiva calcistica, vedi CAF) di quelle civili (il poter ignorare le sentenze dei giudici dei tribunali, vedi TAR).
La squadra, pur costruita superficialmente dal clan Gaucciano, si sarebbe ritrovata in serie A se si conteggiassero solo le gare interne, ma non è riuscita ad ottenere neanche una vittoria esterna: il caso vuole che quasi metà di queste gare (Sampdoria, Siena, Vicenza, Venezia, Lecce, Livorno, Napoli, Ascoli) siano state perse di misura su rigori che il giornalismo sportivo ama definire "dubbi", o episodi definiti "contestabili". I responsabili nell'ordine: Girardi, Cruciani, Cassarà, De Marco, Brighi, Nucini, Gabriele, Saccani.
Da abuso implicito, quindi, ad esplicito, così sporco da imporre l'intervento parlamentare: amicizia prima di giustizia! Così partenopei e lagunari anzichè spareggiare vengono salvati assieme a tutte le altre retrocesse. Trova posto la Fiorentina per meriti sportivi (quali?). Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Corrotto (o Carraro? de gustibus) anzichè incriminato per abuso di potere e tentativo di truffa mantiene il posto (in palese conflitto di interessi), così come il presidente del Coni, Gianni Petrucci, sporcato di omissione d'atti d'ufficio. Nel deretano al Martina che i meriti sportivi li aveva per davvero, ma che politicamente in Italia pesa meno dell'Afghanistan nel mondo.
Conseguente Verismo verghiano per il Catania, costruito in tre soli giorni, destinato ad una dolorosa sconfitta. Occhi puntati sul Perugia, quindi, per la guerra Carraro-Gaucci: sorvoliamo sul trattamento ricevuto...
Fuori pronostico il Catania che molto presto è primo in classifica, con tre trasferte vinte su tre. Il caso vuole che poco dopo, in una gara esterna, il caporale De Marco darà al Livorno a tempo scaduto un rigore per fallo più di un metro fuori area. Il vigliacco in malafede anche a Vicenza nonchè al Cibali nell'evitare il consueto riscaldamento prepartita.
La spinta estiva alla Fiorentina sarà seguita da calci fino alla primA vocale inflitti da Dattilo, De Santis, Messina nelle ultime gare. Clamoroso al Cibali quest'ultimo: internazionale evidentemente non per caso.
Gaucci, che di casualità se ne intende, dichiara fondamentale evitare la squadra viola negli spareggi: non verrà ovviamente smentito né da Trefoloni, né da Rosetti, ciechi in occasione degli evidenti rigori, uno per gara, per atterramenti in piena area fiorentina.
Palanca e Gabriele vanno anche oltre: indagati per calcioscommesse portano avanti il Messina (7 aiuti su 7 gare). Bergamo e Pairetto, riconfermati dopo i sorteggi con astuzia palesemente pilotati, rafforzeranno i sospetti incrementando il numero di sporchi scommettitori (De Santis pare) arruolando tre arbitri in più per la stagione a venire.
Non c'è vergogna nel guardare in faccia nè i giocatori e dirigenti truffati, a fine gara, nè le mogli e fidanzate soddisfatte la sera: svelato l'arcano non da me introdotto.
L'anno delle elezioni europee non poteva non vedere il Milan campione d'Italia, così superiore alle altre contendenti che l'arbitro Paparesta si vede costretto a recuperare il recupero nella gara col Chievo conclusasi al 97' col gol di Shevchenko.
Splendidi gli europei: la nazionale piena di campioni, tali solo in Italia (ma guarda caso), ma che all'estero non vincono neanche la coppa del nonno, specchio della federazione il cui presidente aveva promesso le dimissioni nel caso di non passaggio del girone eliminatorio regalandoci invece un'ennesima farsa che anche Ray Charles avrebbe (pre)visto...
Onore ai portoghesi per la pulizia e lealtà sportiva dimostrate dando priorità alle regole anziché all'economia, dimostrazione che lo sport può essere ancora portatore di valori positivi abbattendo i portatori di peste.
Auguri al presidente Pulvirenti nelle lotte che neanche Boccaccio o Pietro l'Aretino avrebbero saputo cantare e che Verga possa essere smentito una volta per tutte.
Oliveto Peter
Nome: Peter
Cognome: Oliveto
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