L'evoluzione della biblioteca in digitale (prima parte)
Lo scenario delle Digital Libraries
La comunicazione scientifica è il processo con cui gli studiosi producono, condividono, valutano, diffondono e conservano i risultati dell'attività scientifica. Questo processo ha molti attori fra i quali: professori universitari e ricercatori che pubblicano i risultati della loro ricerca; università che forniscono l'infrastruttura della ricerca; editori che pubblicano e diffondono le opere scientifiche; produttori di repertori e banche dati che indicizzano le pubblicazioni e biblioteche che forniscono un servizio di accesso alle pubblicazioni correnti e assicurano la conservazione delle pubblicazioni. L'interruzione di questo flusso della comunicazione in un sol punto della catena ha un impatto negativo su tutto il sistema.
Il budget delle biblioteche universitarie è stato ormai congelato negli ultimi anni, se non diminuito, ed ha così perso gran parte della capacità d'acquisto. Contemporaneamente, i prezzi dei periodici scientifici hanno subito negli ultimi anni un aumento insostenibile per le biblioteche, in particolare per le biblioteche delle Università.
La sempre maggiore disponibilità di documentazione in formato digitale ha sollecitato negli ultimi anni la costruzione e diffusione di biblioteche digitali. Esse presentano numerosi vantaggi rispetto alle biblioteche tradizionali. Innanzitutto sono molto più economiche: consentono, infatti, di ridurre i costi di produzione dei documenti, di distribuire i costi della catalogazione e di eliminare i costi legati alla gestione manuale e degli spazi fisici di una biblioteca. Consentono inoltre una disseminazione molto più ampia e veloce: chiunque abbia accesso ad Internet può, previa autorizzazione, ricercare ed accedere la documentazione in formato digitale; una volta pubblicato dalla biblioteca digitale, il documento diventa immediatamente accessibile a tutti gli utenti, ovunque essi siano fisicamente dislocati.
Infine, le biblioteche digitali sono capaci di gestire e rendere accessibili in modo integrato non solo descrizioni catalografiche e documenti testuali, ma anche immagini, video, registrazioni sonore, ecc. La natura digitale dei documenti e la disponibilità di una infrastruttura di rete rendono possibile la realizzazione di numerosi servizi di supporto alle attività dei fruitori della biblioteca, quali, ad esempio, la disseminazione personalizzata guidata dal profilo dell’utente.
Negli ultimi anni il Multimedia Networked Information Systems Laboratory dell’istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione A. Faedo (ISTI) del C.N.R. di Pisa ha condotto un’intensa attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dei sistemi per biblioteche digitali. In particolare, il laboratorio ha concentrato la sua attenzione su sistemi di biblioteca digitale di seconda generazione, sistemi che offrono alla comunità degli utenti, oltre ai servizi di una biblioteca tradizionale (catalogazione, ricerca, recupero e disseminazione) altri servizi resi possibili dalla natura digitale dei documenti: pubblicazione, collaborazione, disseminazione personalizzata, annotazione e valutazione. Il progetto mira a strutturare una infrastruttura per digital library al fine di supportare la comunicazione e la collaborazione tra le reti delle varie comunità scientifiche. Inoltre mira alla fornitura di standard per acquisizione, descrizione, archivio, accesso, ricerca e disseminazione dell’informazione.
Questa infrastruttura può supportare dati di tipo non testuale, annotazioni, ricerche cross-language e disseminazione personalizzata dell’informazione. Il sistema denominato Open Digital Library (in breve OpenDlib) consiste di un sistema di servizi che implementa le funzionalità di una biblioteca digitale compiendo poche assunzioni sulla natura dei documenti da immagazzinare e da diffondere. Se necessario, il sistema può essere esteso con altri servizi per andare incontro a particolari esigenze.
OpenDlib è stata sviluppata come una biblioteca digitale distribuita, in accordo con la nozione di servizi individualmente definiti dislocati ovunque in Internet. Quando combinati, questi servizi, costituiscono una biblioteca digitale. Per le sue caratteristiche OpenDlib si presta molto bene a servire come sistema di supporto per una biblioteca digitale di letteratura scientifica e tecnica che mantiene e rende accessibile la documentazione scientifica prodotta da istituti diversi distribuiti sul territorio nazionale. Per una tale biblioteca è stata scelta un’architettura distribuita su vari computer mantenuti in poli diversi, quali, ad esempio, Istituti e/o Sezioni territoriali. Ogni polo che ha le necessarie risorse umane e di calcolo può occuparsi della gestione e preservazione dei documenti prodotti localmente ed, eventualmente, mantenere sui propri computer anche parte dei servizi condivisi. I poli che non hanno tali risorse possono appoggiarsi a poli amici. La gestione dei servizi della biblioteca digitale è affidata ad un polo che registra le istituzioni afferenti alla biblioteca, mantiene aggiornata la configurazione dei servizi e garantisce la qualità del servizio nel suo complesso. L’accesso alla documentazione avviene attraverso Internet.
Nel prossimo articolo andrò a spiegare le potenzialità di questo software, nel frattempo potete dare un'occhiata al seguente link www.opendib.com
(....continua)