L'evoluzione della biblioteca in digitale (seconda parte)
ARCHITETTURA - OpenDLib è un sistema costituito da una serie di servizi interagenti fra loro i quali implementano le funzionalità di una biblioteca digitale facendo poche o nessuna ipotesi sulla natura dei documenti da memorizzare e reperire. Il sistema di per sé può essere esteso se necessario con ulteriori servizi per soddisfare nuove esigenze.
I servizi che costituiscono OpenDLib debbono sottostare a delle regole e ad un modello architetturale formale, cosicché il sistema nel suo complesso manterrà sempre una struttura sistematica e ben definita. Queste regole sono state definite nella cosiddetta “OpenDLib DLSS architecture” (DLSS).
Una architettura basata su tale modello, utilizza preconcetti fondamentali:
servizio (e sue specializzazioni), Server e Regione. Un Server è un network device capace di fornire servizi agli utenti della rete gestendo le risorse condivise. Questi può ospitare differenti istanze di servizio; una Regione è una nozione astratta con la quale viene indicato un insieme dinamico di istanze di servizio le quali coprono l’intero set di funzionalità della biblioteca digitale e la quale rappresenta la configurazione ottimale in base ad alcuni criteri possibili. Una Regione è costituita dell’intero insieme di servizi Centralizzati e Distribuiti ed un insieme di istanze di servizi Replicati, uno per ogni tipo di servizio.
Il processo di implementazione di OpenDLib risulta molto complesso a causa dei requisiti imposti dal concetto di DLSS. Prima di tutto è necessario comprendere come i vari servizi devono cooperare al fine di fornire tutte le funzionalità richieste. Oltre a questo si vuole anche che il sistema sia parametrico così da prevedere una possibile personalizzazione. Il sistema deve anche essere modificabile dinamicamente in modo da soddisfare dei criteri di qualità quali performance, tolleranza all’errore etc.
Il modello è costituito da tre componenti <S, F, P>:
• S : modella le classi più significative di oggetti dell’Universo Architetturale di OpenDLib. Ogni classe è rappresentata da un insieme di elementi.
• F : rappresenta gli attributi associati ad ogni classe. Ogni attributo è modellato da una funzione definita nell’insieme associato alla classe stessa.
• P : modella le proprietà che appartengono ai diversi elementi dell’universo.
In questo modello possiamo distinguere un kernel, il quale modella gli elementi di base dell’architettura di OpenDLib DLSS e le loro istanze, ad esempio Repository, Index, ecc…. Il kernel definisce la struttura dedicata alla gestione dei servizi. La specifica dei tipi di servizi modella la classe specifica di servizi implementata da OpenDLib. Tale specifica può essere estesa per rappresentare versioni più avanzate di OpenDLib, cioè versioni contenenti nuovi tipi di servizi.
I servizi ed i Server sono gli elementi basilari di una architettura OpenDLib. Un servizio è un blocco che contribuisce all’implementazione delle funzionalità del DLSS; un server è una periferica di rete in grado di fornire servizi agli utenti della rete e di gestire le risorse condivise.
I server sono identificati tramite il loro indirizzo espresso da un paio di valori (url, http_port), chiamato base_url per comodità. Ogni server può ospitare diversi servizi di tipo differente. Un server è caratterizzato da una certa capacità computazionale chiamata capacity, che rappresenta anche il numero medio di sessioni contemporanee che è in grado di gestire, quindi indipendente dai servizi che ospita. I servizi OpenDLib possono essere centralizzati o distribuiti e/o replicati.
Questo significa che possono esserci istanze multiple di servizi nell’architettura che offrono le stesse funzionalità.
MODELLO DEL DOCUMENTO - La struttura dei documenti che popolano lo spazio informativo delle biblioteche digitali non è normalmente uniforme. Una biblioteca digitale che custodisca la versione elettronica degli atti di una conferenza deve essere in grado di gestire documenti, gli atti, che sono aggregati di altri documenti elettronici, gli articoli. Ogni articolo deve poter essere disseminato in modi differenti: per esempio, esso deve poter essere disseminato come un documento testuale in formato postscript (manifestazione del contenuto leggibile dell’articolo) e come un video in formato MPEG (la presentazione fatta alla conferenza dall’autore dell’articolo) Per poter soddisfare le esigenze e le necessità delle diverse comunità utenti, OpenDLib è stato progettato per gestire il modello del documento DoMDL, espressione di potenza, flessibilità e personalizzabilità. Tale modello identifica quattro aspetti peculiari di ogni opera concettuale e OpenDLib è in grado di gestire, in modo appropriato, ognuno di tali aspetti. Lo spazio informativo di una biblioteca digitale è costituito dall’insieme delle risorse di informazioni accessibili agli utenti. Tale spazio riferisce normalmente oggetti digitali, che chiameremo genericamente documenti, eterogenei non solo per struttura, formato, contenuto semantico e diritti di accesso ma anche per la potenziale utenza a cui sono rivolti. Alcuni documenti, per esempio, potrebbero essere resi accessibili soltanto agli utenti di una determinata istituzione, altri a quelli che sono iscritti ad un certo servizio bibliotecario, altri ancora potrebbero essere rivolti soltanto a coloro che si collegano da un insieme di macchine autorizzate dalla biblioteca digitale.
(continua.....)