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Redazione
Testata editoriale a cura dell’A.S.I.C.

Redazione:
Bonfiglio Vincenzo,
Columba Sergio,
Crocellà Marco,
La Mantia Gigi,
La Perna Graziella (PR).
Coral Castle - II parte
Rieccoci a noi, avevamo lasciato in sospeso alcuni interrogativi, quindi adesso vediamo di capire meglio il tutto spiegando com'è fatto il Coral Castle e quali sono le sue peculiarità.

L'ingresso si presenta col primo grande mistero, la “Nine Ton Gate” ovvero la porta d'accesso al castello, com'è intuibile dal nove la porta pesa la bellezza di 9 tonnellate, e quando funzionava, poteva essere aperta anche da un bambino utilizzando solamente un dito per spingere sulla porta. Questa fondamentalmente ruota sul suo asse, sfortunatamente adesso non funziona più, perchè nel 1986 alcuni ingegneri e scienziati la smontarono per capire come funzionava, iniziamo col dire che per smontare la porta furono necessari 6 uomini ed una gru da 50 tonnellate.

Nine Ton Gate

Appena smontata la porta offrì la prima sorpresa, ovvero per ruotare ED fece poggiare il tutto su un vecchio cuscinetto di camion, ma ecco la prima sorpresa, il grande dubbio era come ED avesse potuto calcolare esattamente il baricentro della grande porta (che ha le seguenti misure, altezza 230cm larga 200cm e spessa 50cm), ED aveva semplicemente fatto passare un'asta metallica all'interno del blocco in un buco che attraversa perfettamente il suo baricentro, da notare che attualmente è possibile realizzare un'opera del genere solo con una perforatrice ad alta velocità laser-controllata.

ED riuscì a fare il tutto con semplicissimi strumenti quali scalpelli e martelli, comunque gli studiosi sostituirono i cuscinetti e l'asse centrale e lubrificarono il tutto, ma sfortunatamente appena ricollocata la porta non riusciva più a girare, nota importante è che prima la porta era distante esattamente 6mm da ogni lato del suo telaio, cosa che evidentemente non è stata più possibile realizzare, questo ha causato lo sfasamento dell'asse e la sua impossibilità nel ruotare.

Abbiamo già detto prima della grande sedia a dondolo, ma passiamo ad altro, si potrebbe scrivere molto su tutte le sue caratteristiche, ma noi ne illustreremo solamente alcune.

Ad esempio il tavolo che raffigura lo stato della Florida, scolpito in modo assolutamente preciso, inoltre in fondo si trova un incavo (catino) che individua il lago Okeechobee e poteva essere utilizzato o come catino per lavarsi le mani o come vasca per il punch. ED immaginava che la sedia a capotavola fosse per il governatore della Florida e lui e tutto il resto dei senatori si sarebbero seduti attorno per decidere di alzare le tasse.

Molti negli anni hanno fatto svariate ipotesi su come ED avesse potuto costruire tutto ciò e con una perfezione incredibile, gli unici strumenti che ED usava erano appunto scalpelli e martelli ed un tripode, formato con tre pali del telefono, alla cui sommità si trovava una strana scatola nera, ad oggi non è noto cosa ci fosse in quella scatola, inoltre sono stati trovati numerosi componenti di radio, come dei rudimentali solenoidi (classici delle radio a valvole) realizzati con del filo avvolto su delle bottiglie.

ED ovviamente viveva nel suo castello, alla sommità di una torre, li aveva realizzato un rudimentale sistema di condizionamento e disponeva di acqua corrente, praticamente tutto ciò che serviva per vivere. Inoltre ED realizzò anche molti altri sistemi elettrici all'interno del castello per le sue varie necessità.

Da notare anche la “Fontana della Luna” che rappresenta la luna calante, crescente e la luna piena, i due quarti di luna, posti ai lati della luna piena che funge da fontana, pesano 18 tonnellate ciascuno, e la parte centrale invece ne pesa 23, l'acqua era portata da una vecchia pompa ed al centro della fontana vi pose una stella a 6 punte.

Sfortunatamente anche questa volta abbiamo esaurito il nostro spazio, quindi vi rimando alla prossima uscita altre discussioni su questo mistero.
Bonfiglio Vincenzo
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